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CALAMITE

Letture critiche 
"ARCHITETTURA E MODERNITA', dal Bauhaus alla Rivoluzione Informatica"

Calamite
DISAGGREGAZIONE - AZZERAMENTO - RIGORE


DISAGGREGAZIONE

Il processo che sostengono i costruttivisti Leonidov, El Lissitxky, Mel'nikov, Tatlin, Chernikhov.
Comprendere analiticamente gli usi dei nuovi condensatori sociali, studiare i materiali, l'uso razionale dei nuovi caratteri formali dell'architettura (la superficie e la trasparenza), studiare le potenzialità della produzione industriale. Questo studio si condensa nella creazione di una serie di parti volumetricamente distinte in base alle diverse necessità. 
Contenuto e forma si sovrappongono.
Dunque una fase analitica a cui fa seguito il processo di assemblaggio che, a differenza del neoplasticismo, non avviene a strati ma per mezzo di unità volumetriche già dotate di significato. 
Materiali: vetro, cemento e sferro.
"Nascono architetture violente, stridenti, rumorose, pubblicitarie." 
I volumi alla base dei nuovi oggetti conservano una loro autonoma figurazione nuova. Le architetture costruttiviste tendono a somigliare a grandi macchine.


Mel'nikov, Padiglione Sovietico, dell'esposizione universale a Parigi del 1925.






AZZERAMENTO
Evento: 6 agosto 1945: americani sganciano bomba su Hiroshima e tre giorni dopo su Nagasaki. Finisce così la 2°  guerra mondiale. Intere città rase al suolo. Un mondo da ricostruire.
 Ricostruire, ricominciare, ripensare. L’architettura e gli architetti si inseriscono in questo clima. La domanda è: “Su quali basi ricominciare?” 
Un sentimento di azzeramento si impone. L’industrializzazione, la ripetitività, il mondo meccanico, tecnologico e scientifico che sembravano conquiste “senz’altro positive” si erano rivelate, allo stesso tempo, armi di distruzione. 
Distruzione e costruzione appaiono termini drammaticamente vicini come progresso e regresso. Ripensare all’esistenza, Sartre scriveva in quegli anni "L’essere e il nulla", ed emerge una drammatica domanda: la domanda sul significato
Risultati immagini per Mausoleo delle Fosse Ardeatine, 1944, Nello Aprile, Mario Fiorentino, Perugini
Nello Aprile, Mario Fiorentino, Perugini
, Mausoleo delle Fosse Ardeatine, 1944.









RIGORE
Il rigore geometrico di Mies van Der Rohe. 
Mies abbandona il sistema da lui stesso ideato di creare spazi interconnessi tra interno ed esterno per seguire un'idea di spazio indifferenziato, "caratterizzato da una parossistica attenzione al modulo dimensionale."
Mies elabora la teoria del "less is more" che non è solo l'estetica della riduzione e dell'astrazione ma anche una ritirata. 
Lo spazio non è più totale, fluido e articolato come nel padiglione a Barcellona, ma assoluto. Indifferenziato e sempre uguale a se stesso. 
Grandi solai e travature metalliche. Non permette alla funzione di organizzare la pianta e crea uno spazio valido per qualunque funzione. "Quindi invece di personalizzare, egli spersonalizza." Questo processo di assolutizzazione nega la specifica funzione ed estremizza i temi del modernismo. La costruzione è fissata in una griglia puntiforme e in sistemi trilitici. l'ambiente circostante ha eliminato insieme ogni contingenza funzionale, la ricerca è immobilizzata dello stile. Sembra un neo classicismo astratto. 
La funzione per lui non è un evento creativo come per Wright, né quantità da organizzare razionalmente come Gropius, né fonte di ricerca a seconda di soluzioni come in Aalto ma un dato indifferenziato e inarticolato come lo spazio stesso che accoglie.      
                  

 Risultati immagini per farnsworth house bw
Mies van der Rohe, Farnsworth House, 1951.


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RECENSIONI

Recensioni  Alexis Tzompanakis ,  Labirinti mediterranei. Tessuto, paesaggio e spazialità tra Europa e periferia ellenica.  Alinea, 2012; Carla Molinari, Architettura in sequenza. Progettare lo spazio dell'esperienza. Quodlibet, 2018.